Storia della Fattoria di Rodano
Difficile reperire notizie storiche su Rodano: le uniche conoscenze ci giungono in epoca medievale, quando iniziarono i pellegrinaggi per Roma, essendo molto vicina a San Gimignano e Monteriggioni, poste lungo il tracciato della via Francigena.
A Rodano sorgeva un insediamento benedettino, luogo di accoglienza dei pellegrini che vi facevano sosta, e del bestiame che portavano con loro in transumanza, attraversando le colline in cerca di pascolo.
Le nostre conoscenze si basano su racconti narrati da chi ha vissuto nei tempi in questo luogo, tramandati da padre in figlio.
Rodano era un podere di Lilliano di proprietà della famiglia Pozzesi sino ai primi anni del Novecento.
Qui è nato colui che ha iniziato la trasformazione di Rodano in una fattoria, Carlo Pozzesi.
Carlo Pozzesi
Carlo era un medico cresciuto tra Castellina, Siena e Firenze, dove completò i suoi studi di medicina.
Chi lo ha conosciuto racconta della sua grande professionalità e bravura, nonché del forte legame al luogo in cui era nato, tanto da fargli rifiutare offerte lavorative allettanti. Era infatti un ottimo chirurgo noto negli ambienti senesi.
I Castellinesi lo ricordano con devozione e affetto, molti di loro sono nati o in vita grazie al dottor Pozzesi.
Ma la medicina non era la sua passione, lo era anche la caccia.
Carlo conosceva benissimo il territorio di Castellina, e appena venne a conoscenza della vendita di Rodano non esitò e lo acquistò nel 1958.
Nacque un grande interesse verso l'agricoltura e la produzione di vino, olio e grano.
All'epoca le famiglie che lavoravano a Rodano vi abitavano, e ciascuna famiglia aveva un appezzamento da curare e una vigna. Ancora si citano la vigna del Gambassi, la vigna del Perugino, dei Fontani.
Chi si occupava della fattoria erano gli stessi contadini che la curavano e l'amavano come se fosse stata loro. Erano ancora gli anni della mezzadria, ma il dottor Pozzesi, era generoso e molto affezionato alla "gente" di Rodano.
Vittorio Pozzesi
Carlo tramandò al suo primo figlio Vittorio l’amore per la caccia e l’agricoltura, ma non quello per la medicina. Vittorio studiò a Milano ingegneria meccanica
Sebbene la famiglia e il lavoro lo tennero lontano da Castellina, il suo profondo attaccamento a questo paese chiantigiano lo faceva tornare nei periodi di festa o di ferie.
Nel 1968 Carlo lascia Rodano in eredità ai suoi due figli Vittorio e Franca.
Vittorio inizierà ad occuparsi della fattoria trasformandola in una vera e propria azienda agricola.
Si occupò dell’ impianto di nuovi vigneti nei primi anni Settanta, aumentando la superficie dei vigneti.
Ampliò la superficie olivicola, e piano piano abbandonò la produzione seminativa specializzando quella vitivinicola.
Alla fine degli anni Sessanta furono ristrutturate le cantine e le case.
Nel 1986 Vittorio divenne ingegnere in pensione e attivo agricoltore, occupandosi dell’azienda a 360 gradi: dalla produzione allo svolgimento di tutte le funzioni burocratiche e legislative della azienda.
Tale interesse lo portò ad ampliare le sue conoscenze in ambito agricolo e a svolgere mansioni sempre più importanti all'interno del Consorzio del Chianti Classico. Divenne prima Consigliere e poi nel 1994 Presidente del Consorzio dell'Olio e del Vino Chianti Classico, che lo ha visto impegnato per ben dieci anni.
Enrico Pozzesi
Ma la storia di Rodano continua: Vittorio ha tramandato le sue conoscenze e il suo amore per questo luogo al figlio Enrico, che - affiancando il padre nella gestione dell’azienda - ha contribuito al suo miglioramento.